PARMA la città del bel vivere e dell’eleganza!

Cari lettori, quando si dice “viaggiatori distratti”, arrivare a Parma è stata un’impresa.

Prendo un treno al volo a Peschiera del Garda, intanto nel tragitto Bussolengo-stazione ferroviaria mi godo la vista della pista ciclabile di 43,5 km, che transita lungo le alzate del fiume Mincio, tra la città di Peschiera e Mantova.

La vista è paradisiaca, peccato non poter permanere per più tempo in questi meravigliosi scenari.

Salgo su un treno direzione Brescia e in poco più di due ore arrivo a Parma.

Saluto la mia cara amica, il tempo di scambiare due chiacchiere, sorseggiare un infuso arancia e cannella e riprendo il mio viaggio alla scoperta della città del Ducato. Da casa di P. in via Monte Nero mi incammino verso il centro, percorro via Bixio, nel cuore dell’Oltretorrente, e sul lato destro della strada i miei occhi cadono su una vetrina piena di prodotti BIO. Devo assolutamente entrare, il negozio fornisce cosmesi bio al 100%, trovo anche le Erbe di Janas ottime per i miei ricci, il tutto presentato da una cordialissima commessa che illustra tutto in maniera approfondita.

Bioprofumeria Parma

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Scusate le mie pause dedicate allo shopping, ma quando vedo questi negozietti particolari non posso fare a meno di fare una sosta.

Sono alla ricerca di Parmigiani doc che sappiano fornirmi informazioni al volo sulla loro città. Vi assicuro che non è facile, dopo circa 15 minuti di girovagare trovo finalmente quello che cerco.

Mi invitano a visitare Parco Ducale e Palazzo Pilotta, percorro le vie del bel parco, attraverso un ponte ed eccomi arrivata nel palazzo.

Parco Ducale

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Dentro palazzo Pilotta troverete la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese, storico teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza.

Palazzo Pilotta

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Interno Palazzo Pilotta

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Una signora del luogo mi spiega che i parmigiani sono molto affezionati alla duchessa M.Luigia, che avrebbe donato ai cittadini parmensi il grande capitale artistico e culturale, il bel stile di vita e l’eleganza. La nostra aiutante ci spiega infatti che le donne di Parma tengono molto ad apparire sempre curate. Scopro inoltre che la duchessa aveva scelto la violetta di Parma come suo simbolo personale ed era solita portare le violette a Vienna:  dicono che una volta arrivati in Austria i giardini ducali siano pieni di violette di origine parmense.

Museo Glauco Lombardi, testimonianze Maria Luigia e Napoleone

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Un altra cosa risaputa in città è l’importanza del Teatro Regio per gli aspiranti cantanti lirici; si dice infatti che chi supera l’esame in tale teatro può dirsi certamente arrivato all’apice del suo successo.

Apprese queste piacevoli informazioni sulla città continuo a girare e mi ritrovo davanti la Chiesa della Steccata.

Chiesa della Steccata

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Non ho molto tempo per entrarvi, sono alla ricerca di curiosità e leggende sulla città. Sono diretta in via G. Tommasini, nella libreria Palatina dove mi dicono di rivolgermi ad una libraia molto informata sulle storie di Parma.

E così riesco ad ottenere un’altra curiosità per chi fosse interessato ai racconti popolari.

La leggenda vuole che un giorno un calzolaio vide passare Sant’Ilario, (vescovo di Poitiers, patrono della città di Parma), che attraversava la città scalzo durante una giornata di neve; impietosito gli donò un paio di scarpe. Il giorno dopo l’uomo, proprio nella posizione in cui, il giorno prima, erano le scarpe date a Sant’Ilario, trovò un paio di scarpe d’oro.

Per tale ragione il 13 gennaio i cittadini festeggiano il Santo con i tipici  biscottini a forma di scarpa.

Sono molto soddisfatta dalle informazioni ricevute, mi dirigo verso Piazza Duomo. Prima però costeggio il torrente che attraversa la città e che ne prende il nome, “Il Parma”.

Torrente Parma

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Incuriosita rubo qualche informazione ad una guida turistica che racconta ad una scolaresca l’origine del torrente.

Il torrente prende origine dal monte Marmagna e giunge fino alla famosa valle del Parma; la particolare conformazione di quest’ultima favorisce la discesa delle correnti montane, garantendo un ingrediente necessario per la stagionatura dei prosciutti. L’altro ingrediente è il tempo.

Mi sembra di sentire che la particolare posizione geografica fa di Parma la capitale del food valley e testimonial del cibo e della tradizione alimentare italiana; essa infatti con i suoi vini delicati, il famoso prosciutto e il rinomatissimo parmigiano reggiano porta l’Italia all’apice delle classifiche mondiali per quanto riguarda il settore alimentare.

Ringrazio la guida inconsapevole di avermi lasciato informazioni utilissime e vado a visitare la mia ultima meta scelta.

Duomo e Battistero

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La leggenda narra che tutti gli studenti in attesa di laurea non debbano mai visitare il battistero prima di ottenerla, altrimenti non riusciranno a raggiungere il tanto desiderato obiettivo.

Io posso entrarci, non corro rischi! L’interno della struttura è costituito da 16 arcate, ciascuna delle quali contiene scene dipinte. Affreschi e dipinti risalgono al XII-XIV.

Il Duomo e il Battistero insieme rappresentano lo scenario Medievale più incantevole della città.

Il martedì passando per Parma potrete visitare il mercatino vintage in Piazza Ghiaia.

Piazza Ghiaia

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Mi concedo una pausa relax con le mie amiche e mi preparo per affrontare la movida parmense.

Radio Taxi Parma: 0521252562

Buon pomeriggio!                                                         Marika

VERONA IN MENO DI 4 ORE!

Io ed A. abbiamo dormito a Bussolengo, a 6 km dal Lago di Garda, in una vecchia corte. Questa mattina abbiamo preso un autobus direzione Verona. Qui splende il sole.

Arrivate alle porte di Verona la prima cosa che facciamo è chiedere alla gente del luogo cosa dobbiamo assolutamente visitare nella città più romantica d’Italia, specificando che il nostro tempo a disposizione è veramente poco.

E’ opinione comune che non possiamo perdere IL BALCONE e l’ARENA!

Ci troviamo già di fronte l’arena e la fotografiamo relativamente a distanza, giusto qualche scatto e ci avviamo verso via Mazzini, una delle vie principali di Verona, piena di negozi.

L’arena

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Per strada sulla nostra sinistra troviamo Berska, il nostro negozio d’abbigliamento preferito.

Terminato il momento shopping, proseguendo dritti sempre sulla stessa via, sulla sinistra troviamo Piazza delle Erbe, una piazzetta caratteristica piena di ristoranti e mercatini.

Piazza delle erbe

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Un breve giro e ci dirigiamo verso via Cappello, pochi metri e arriviamo nel famosissimo balcone di Romeo e Giulietta.

Non possiamo fare a meno di notare come la mano dell’uomo moderno sia riuscito a rovinare anche un ambiente così storico, tra scarabocchi e lucchetti degli innamorati, ci viene voglia di andare via in breve tempo.

Ci fermiamo a parlare per qualche minuto con i dipendenti della cioccolateria vicina, siamo interessati a mangiare qualcosa di tipicamente veronese, essi ci comunicano che proprio oggi a Verona, nella zona di Parona si da vita alla cosiddetta festa De la Renga, ovvero la festa dove si mangia un altro piatto tipico: aringa accompagnata dalla polenta ( in Veneto vi assicuro che non manca mai).

Inoltre ci segnalano due trattorie per poter assaporare la PEARA’ ( salsa tradizionale di Verona servita sul carrello dei bolliti).

Da una piccola indagine effettuata sul luogo capiamo che il più famoso tra i due si chiama Trattoria Castelvecchio nel quartiere San Zeno, che costeggia l’Adige, il fiume che attraversa la città.

Proviamo a raggiungere il posto a piedi, ma siamo sfortunate, martedì e mercoledi’ a pranzo chiuso, per cui ritorniamo in via Mazzini e in un vicolo laterale alla via troviamo l’altro locale ” La Greppia”.

Entriamo velocemente e ci facciamo spiegare cosa è in breve la PEARA’, adesso sappiamo che quest’ultima è una salsa fatta con pane grattuggiato raffermo, midollo di bue, burro, brodo di carne e tanto pepe.

Ristorante la Greppia

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Purtroppo non possiamo degustare la pietanza, ne approfittiamo dell’ultima ora a disposizione,  per poter vedere almeno da fuori Castelvecchio.

Castelvecchio

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Beh direi che la nostra breve permanenza a Verona ci ha davvero soddisfatte.

Ci dirigiamo verso la fermata dell’autobus per ritornare sul Lago di Garda, prima però chiediamo al giornalaio di lasciarci qualche curiosità su Verona, egli ci spiega che Verona non si può dissociare dalle altre città Venete per cui ci lascia un detto tipico della regione: veneziani gran signori, patavini gran dottori, vicentini mangia gatti, veronesi tutti matti, trevisani pane e trippe, rovigotti tabacco e pipe).

Nel frattempo qualcun altro si interessa alle nostre richieste, e aggiunge che Verona è la città dei fraticidi con riferimento storico alla famiglia Della Scala.

Se passate per Verona ricordate di visitare Piazza dei Signori dove risiede la statua di Dante, la leggenda vuole che in uno dei quattro lati della piazza c’è un arco, che cadrà alla prima persona buona e dall’animo puro che ci camminerà sotto. Prova!

La nostra giornata si conclude con il saluto affettuoso dei Veronesi che ringraziamo per esser stati disponibili e interessatissimi a fornirci informazioni sulla città.

Rientriamo a casa ed io saluto la mia cara amica A. , da questo momento i nostri viaggi seguiranno strade diverse, la prossima meta sarà l’Emilia Romagna dove raggiungerò la mia amica P.

Buona notte cari lettori!