La via dei ghiacci e la Groenlandia…

Cari lettori di Nomadelandia è dalla fredda Svizzera che vi scrivo e da questo paesaggio ormai nevoso vi porto nella GROENLANDIA di ghiaccio.

Oggi vorrei parlarvi di Qaqortoq, è vero il nome sembra uno sciogli lingua, ma in realtà stiamo parlando della più grande città del sud della Groenlandia.

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Loro la chiamano città ma Quaqortoq non è altro che un piccolo villaggio incantato in mezzo ai ghiacci e alle balene.

Era Ottobre 2014 quando la mia nave entrava ufficialmente nella Prince Christian Sound, quella via di ghiaccio che mette in comunicazione il mar Labrador con il mare Irminger, dedicata al re di Danimarca Christian VIII.

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La nostra crociera era iniziata a Southampton in Inghilterra ( porto da dove parti’ il TITANIC), i successivi passaggi per Fowey ( Cornovoglia), Cobb         ( Irlanda), Dublino, Belfast, Islanda, GROENLANDIA, Canada francese con arrivo a Montreal.

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Questi sono luoghi dove probabilmente non arriverete mai cari lettori, luoghi che in vita mia non ho mai immaginato.

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Eppure questi luoghi esistono, luoghi apparentemente irreali. La vetrina di ghiaccio, è cosi’ che ricordo nella mia mente quella via spettacolare e unica.

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Qual’è il ricordo più forte di quei luoghi? IL SILENZIO E LA BELLEZZA SEMPLICE. Un silenzio interiore ed esteriore, un’apparente quiete che non fu altro che un’incredulità ben nascosta.

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La via Prince Christian Sound era piena di iceberg, ben posizionati, che sembravano quasi esser stati adagiati sull’acqua da qualcuno, dei veri monumenti naturali.

Tra un iceberg e l’altro, con gli occhi seguivamo all’impazzata i movimenti dell’acqua. Ci avevano detto che per ogni spruzzo avvistato ci sarebbe stata una balena pronta a farsi ammirare.

E noi le balene le abbiamo viste, numerose e sinuose.

Dopo delle lunghe ore passate ad osservare con occhi brillanti i ghiacci,       finalmente arrivammo in città.

Qaqortoq è un posto bizzarro, potete vederlo dalle foto. Il villaggio ha un’architettura molto semplice, con delle case che sembrano dei prefabbricati tutti colorati. Ed è cosi’ che il blu e il rosso fanno da contrasto al color ghiaccio dell’ambiente circostante.

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Nel villaggio troverete un supermercato, qualche bar e dei piccoli negozietti di abbigliamento.

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CAFE’ QaQoRtOq, entrate a bere qualcosa di caldo, il freddo della Groenlandia ti paralizza, non è possibile rimanere a lungo all’aria aperta.

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Nel piccolo porto ho incontrato loro: sono le popolazioni indigene del luogo INUT ( il nome indigeno degli eschimesi) di Canada, Alaska e Siberia che realizzano a mano degli oggetti artigianali, poveri ma graziosi e pieni di colore.

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Purtroppo fu impossibile comunicare con loro che parlano l’eschimo-aleutine, ma ricordo piacevolmente i loro sorrisi semplici e caldi in contrapposizione al clima gelido della loro terra.

MERCATO INUT ALL’APERTO

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Da queste parti tutto appare molto costoso, più che in Norvegia.

Vale la pena acquistare le coperte realizzate a mano in Lana Merinos. Non lontano dal centro troverete un fabbricato dove le realizzano, con 100 dollari potrete cavarvela.E poi non dimenticate a comprare gli scacciasogni quelli che gli eschimesi producono a mano con i legni della foresta.

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E che dire cari lettori di Nomadelandia a questo punto di uno scacciasogni avrei bisogno anche io, per dimenticare il sogno vissuto in GROENLANDIA, il luogo dove nessuno o quasi nessuno mai arriva.

Il nostro percorso continuò in direzione per il Canada, e fu in quella via che oltre ad avvistare la favolosa Aurora boreale abbiamo dovuto resistere     all’ Uragano EDWARD, il più violento mai vissuto nel mio lungo lavoro sulle navi.

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Ma per fortuna siamo ancora qui a raccontarlo.

Una buona serata e se mai vi venisse in mente di andare al nord, decidete di intraprendere un viaggio diverso e travolgente. LA GROENLANDIA VI STUPIRA’.

Il mio prossimo sogno del nord? L’ANTARTICA!

Marika

I Tesori dell’ isola d’Ippocrate: Kos

Cari lettori eccomi qui!

I tristi atti terroristici, accaduti a Parigi il 13 Novembre 2015, hanno calato un’oscuro sipario sul tema “viaggio”.

Dal canto mio vi esorto a non avere paura: lasciatevi trasportare dal piacere del viaggio sempre e comunque, con prudenza!

Nomadelandia continua a produrre!

Oggi vi riporto nuovamente nella mia amata Grecia e cosi’ vi invito a leggere i tesori dell’isola d’ Ippocrate sulle note di un noto cantautore molto caro ai fratelli Greci:  Nikos Vertis  https://www.youtube.com/watch?v=-5pDGH9ktNo.

L’ISOLA DI KOS

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Da settimane cerco di scrivere qualcosa su Kos e cosi’ alla fine mi sono decisa a farlo, donandovi la mia immagine mentale della mia prima sera a Kos city.

Un cocktail soft ” Gold Dream”alla vaniglia, in un ristorante sulla spiaggia, una fortezza illuminata ” stile italico”, una scia di turisti e tanta tantissima Musica Greca.

Kos non è la Grecia che ti aspetti, o meglio, non è la Grecia che mi aspettavo. Ricordo ancora quando non facevo altro che dire ai miei colleghi: ” ma dove sono le case e i tetti azzurri ? ”

Praticamente kos è un isola molto selvaggia, quasi priva di costruzioni tipicamente greche. Nell’osservarla per la prima volta mi ha ricordato molto Ferrara con il suo Castello estense.

A differenza di Ferrara il castello di Kos è adagiato sul Mar Egeo.

L’isola di Kos, antico rifugio di Eracle, ha ospitato, con rapporti più o meno amichevoli, Micenei, Dori, Cretesi, bizantini, per finire poi in mani turche e italiche ( inizi dell’ottocento). Solo il 7 Marzo 1948 giunge finalmente il momento di issare il vessillo greco nell’isola.

Numerosi furono gli intellettuali di Kos che diedero un’ importante contributo in particolare nel campo delle lettere ( Epicarmo, Ermisinacto, Senocrito ecc). Ma il contributo più importante di Kos all’umanità fu lo sviluppo della medicina. Tra i tanti medici che iniziarono lo studio della medicina va ricordato Gnosidico, padre e maestro di Ipoocrate ed Erodico.

” Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e Dee, chiamandoli a testimoni….possa quindi io avere successo nella vita e nella professione qualora segua fedelmente questo giuramento.. nella stima di tutti gli uomini e PER SEMPRE..”

Ebbene si cari lettori di Nomadelandia il giuramento d’Ippocrate suonava come una profezia che segnò la nascita della Medicina moderna, nonostante le conoscenze lacunose dell’epoca.

La città di Kos è piena di aeree dedicate al grande Ippocrate, tra questi ricordiamo:

  • Il platano d’Ippocrate: che la tradizione  vuole essere di 2500 anni, secondo la tradizione all’ombra delle sue fronde il padre della Medicina insegnava ai suoi discepoli ( all’interno del castello di Kos city).

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  • L’istituto  internazionale di Ippocrate: vicino all’ Asclepeion, in uno spazio di 23,9 ettari si trova la sede dell’istituto, fondato nel 29 ottobre 1960. Gli obbiettivi dell’istituto sono la promozione e il riconoscimento tramite premi della scienza medica, l’edizione di testi medici, delle opere d’Ippocrate e di tutti i manoscritti riguardanti la medicina.

 

  • L’asclepeion: santuario dedicato ad apollo dove i medici                         ” Asclepiadi” erano iniziati all’arte medica. Questo rappresenta forse uno dei monumenti più importanti dell’isola, perchè qui insegnava IPPOCRATE.

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  • Il giardino di Ippocrate: Si trova a Mastihari, un’ antica villa decorata con i mosaici, centro culturale che espone la vita degli antichi greci e il modo di vivere dei vecchi medici.

Cosa visitare a KOS?

KEFALOS, un piccolo villaggio, immerso nel verde costruito ad anfiteatro su una collina carsica, dominata dal pittoresco mulino a vento di Papavassilis.

In questo piccolo villagio troverete la spiaggia più bella dell’isola, “Paradeisos beach”.

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Prima di lasciare Kèfalos fermatevi in qualche ristorante per assaporare le ricche pietanze di pesce.

THERMES, sono le terme naturali  di acqua calda. Vi consiglio di visitarle la notte, troverete un ambiente romantico e speciale.

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LA TAPPA OBBLIGATORIA è senza dubbio il villaggio di ZIA.

Il VILLAGGIO TIGAKI: questo è il luogo dove ho vissuto per 5 mesi. Un posto che all’inizio snobbavo, ma successivamente ho amato.

E’ proprio li’ che troverete le spiagge con i tramonti più belli dell’isola.

Un posto apparentemente tranquillo, ma che nei mesi di luglio e agosto viene invaso da tantissimi turisti.

Di giorno a Tigaki potrete praticare diversi sport acquatici, visitare i graziosi negozietti, mangiare nei numerosi ristoranti, affittare le biciclette per ammirare la meravigliosa costa.

Per il vostro relax nulla di meglio di un  HAMAM ( dove io ho lavorato), l’unico dell’isola e il più grande in Europa.

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HAMAM ARTEMIS SPA, è un ambiente tradizionale in stile turco, caratterizzato da un design raffinato ed elegante.

All’interno vengono eseguiti trattamenti estetici, rituale HAMAM, massaggi, fisioterapia, pedicure, manicure e capelli.

La struttura è dotata di un bar ristorante dove potrete degustare delle buone pietanze di mare  e bere i famosi succhi vitaminici preparati al momento.

Se non vorrete muovervi in città potrete passare la notte a TIGAKI:

RISTORANTE DISCO CLUB KINGSIZE :dove il manager Yannis vi accogliera’ con tanto calore umano [https://wordpress.com/post/marikarossablog.com/689].

 

PIU’ DI 100 TRAMONTI A TiGAKI

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Per passare la serata il posto più bello è KOS CITY, che vanta una corposa vita notturna .

Potrete fare delle lunghe passeggiate vicino il PORTO che è animato dalla presenza di vecchi galeoni e yachts provenienti da tutta Europa.

Il turista di Kos è giovane, vuole divertirsi e vivere a pieno la notte.

La città è affollata da Scandinavi, Inglesi, Olandesi e Tedeschi, devo dire anche tanti italiani ( vi parlerò della vita notturna di kos in un’altra pagina).

Cosa mangiare e dove mangiare?

Beh vi dico che a Kos non si resta certamente insoddisfatti in tema GATRONOMIA.  Tanti sono i piatti della tradizione : polpette di ceci, polipo, formaggio rosso al vino, il capretto ripieno, i piatti tradizionali del matrimonio  (manzo con i ‘pitaridià).

Nel villaggio Tigaki troverete IL RISTORANTE ALIKES, gestito da una gentilissima famiglia greca, i prezzi sono ottimi e io vi consiglio di provare il polipo arrosto con le verdure di stagione. Quando arriverete li’ dite che vi manda Marika la Siciliana 😉 e chiedete di Stamatis.

Nei numerosi negozietti sparsi nell’isola troverete un vasto assortimento di miele, che vi consiglio di comprare ad agosto perchè è il più fresco.

L’OLIO è un altro prodotto locale molto famoso, ne trovate diversi, speziati o classici, da provare OLIO D’OLIVA AL CIOCCOLATO, da gustare con il dessert o da utilizzare come cura di bellezza per la pelle ( l’aroma è delizioso).

Cosa portare a casa?

Io vi consiglio di visitare le parafarmacie di kos, date un’occhiata alle marche di bellezza KORRES E APIVITA ( prodotti fantastici naturali realizzati in Grecia).

Comprate un fresco miele con le noci per poi preparare a casa un buonissimo yougurt.

Credo che a questo punto non ci sia più bisogno di nulla. Le cose più importanti che inevitabilmente porterete  a casa, dal vostro viaggio a Kos sono i RICORDI, indelebili e unici. I ricordi del mare, dei profumi di questa terra, del buon cibo, della bella gente, ma soprattutto i RICORDI di uno stile di vita calmo, pacato quasi irreale: UN SOGNO.

Ho il ricordo di una delle più belli estati della mia vita a KOS.

Con quella quiete, quei ritmi lenti, il mare al risveglio, quelle cene di pesce, e poi un bicchiere di OUZO, questo si che non manca mai nelle case dei Greci, sorseggiato con ghiaccio in un una calda notte d’estate.

Buona notte cari amici vi lascio con una poesia che mi ha donato un caro lettore delmio blog:

“Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sarà quetso il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

nè nell’irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d’estate siano tanti

quando nei porti-finalmente e con che gioia-

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d’ogni sorta;

più profumi inebrianti che puoi,

va in molte città egiziane

impara una quantità di cose da dotti

Sempre devi avere in mente Itaca-

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull’isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

in viaggio: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo

Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua

esperienza addosso

già tu avrai capito che Itaca vuole significare”.

PERCHE’ ANCHE IO MI SONO SENTITA SPESSO LA MARIKA DI ITACA

MARIKA